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WASP: prove di stampa in grande scala

Sappiamo che Massimo Moretti ha sempre sognato in grande, ha sempre immaginato stampanti in grado di produrre case ed oggetti di uso quotidiano. Al MECSPE un altro tassello di questo sogno si è realizzato: una stampante 3D a pellet, in grado di stampare con un enorme Nozzle oggetti di grandi dimensioni con rapidità.

Fin dall’inizio WASP ha sposato il concetto dell’autoproduzione dei beni strettamente necessari all’uomo. E’ sempre stato un punto di riferimento, la barra che ha guidato WASP nello sviluppo e nell’innovazione. “Una macchina bella, funzionale, precisa e rapida, in grado di stampare la rappresentazione di un prodotto, ha certamente un utilizzo importante nel mondo industriale e del design, ma una stampante che è in grado di realizzare un prodotto può essere utilizzata nel mondo del lavoro e dell’artigianato digitale. Questa è la base di quella che abbiamo definito Maker Economy” dichiara Massimo Moretti.

Nel suo percorso WASP ha dovuto affrontare e superare una serie di problemi, il primo dei quali ha riguardato i filamenti di stampa. Dovendo stampare oggetti di grandi dimensioni, infatti, è impensabile utilizzare filamenti normali. Occorrerebbero giorni e giorni di stampa per ottenere il risultato voluto. Dunque WASP ha realizzato un ugello dotato di un’uscita che va da 4 a 10 millimetri di diametro.
Il passo successivo ha riguardato i costi. In questo caso WASP ha risolto il problema andando a monte, sviluppando cioè un estrusore che funziona direttamente con il granulo. Il vantaggio è evidente: se un filo di stampa ha un costo di circa 30 euro al chilo, quello della materia prima, cioè il granulo o pellet in materiale plastico, è di soli 3 euro al chilo.
 
Con una Delta di 3 metri che estrude pellet sono stati stampati i primi modelli, via via migliorati e perfezionati da Giulio Buscaroli, un giovane che sta svolgendo uno stage presso WASP. E’ nata così la prima linea di sedie. “Siamo molto contenti dei risultati ottenuti e attendiamo grandi evoluzioni – dice Massimo Moretti – Ancora una volta sta prendendo forma un nuovo modello di sviluppo che si basa sulla conoscenza collettiva”.

La macchina che WASP ha progettato e realizzato come prototipo diventerà nei prossimi mesi un prodotto di serie e sarà messa sul mercato.