Open Source significa ricerca continua: sappiamo tutti che i V6 inglesi di E3D sono i migliori estrusori sul mercato Open, ma sappiamo anche che fino ad oggi non li potevamo montare sulle DELTA di WASP.
WASP è l'unica azienda italiana che costruisce i propri estrusori ex novo, aggiornandoli continuamente, mettendoci tanta passione e rendendoli un prodotto assolutamente Made in Italy.
Quando funziona correttamente, il gruppo estrusore di WASP è uno dei migliori sul mercato mondiale. Preciso, potente, affidabile, in grado di reggere migliaia di ore di stampa (e noi possiamo dirlo, dato che li usiamo tutti i giorni!).
Ma il V6 di E3D si è conquistato a pieno diritto il titolo di migliore estrusore sul mercato mondiale in tutti i forum e nell'opinione di tantissimi sviluppatori RepRap, al punto che persino i cinesi l'hanno copiato e ne producono una copia quasi identica (il progetto E3D è basato su tecnologie Open Source e può essere replicato, un pò come Arduino).
Dal fatto che il V6 è un estrusore all metal in grado di lavorare a temperature elevatissime (fino a 300 gradi), dal fatto che il V6 ha punte intercambiabili in ottone, acciaio, acciaio trattato tungsteno per materiali abrasivi, è nata la volontà di unire due prodotti eccellenti come la Delta di WASP ed il V6 di E3D.
BNZ aveva già provato tra le tante sperimentazioni che hanno poi dato vita al progetto ATLAS, a montare su una Delta questo famoso estrusore, comandandolo con una Smoothieboard per bypassare il problema della scheda Ethernet che funge da termocoppia nelle WASP.
Lavorandoci sopra e con tutto il nostro supporto, finalmente abbiamo raggiunto il risultato che vedete in questa foto: il prototipo compatibile per tutte le Delta WASP del V6 inglese.
Ovviamente da oggi procederemo a lunghi ed approfonditi test prima di proporlo a chi desidera un ricambio Open Source compatibile con le belle macchine di Massa Lombarda, ma vogliamo già specificare che potranno essere utilizzati sia V6 inglesi originali (più costosi) che la copia del V6 cinese che è molto più economica ma tutt'altro che disprezzabile.
Entrambi i modelli di estrusore sono in servizio da ITALYmaker su varie macchine da anni (Kentstrapper è già da due anni che li ha adottati sulla Galileo, ed ora anche la ZERO li monta). Ancora prima del V6 c'era la versione V5 già montata sulle Bad Devices di Varese, e hanno caratteristiche di lavoro eccellenti e continue sul lungo periodo.
Unica differenza del prodotto cinese che è nato dopo, è la perdita del "tutto metallo" perchè i cinesi per risparmiare usano un canale di salto termico con interno in TPFE. Questo non permette lavorazioni sopra ai 250 gradi costanti, perchè il Teflon tende a cuocersi e a perdere costanza di diametro.
Insomma restate in contatto e ne vedrete delle belle!