Iniziamo subito col dire che il MetalFil ha fatto il suo dovere senza intoppi, senza bloccarsi per nessun motivo, fondendo per ben 20 ore senza problemi. La temperatura di fusione di questa "pasta" metallica - perchè in effetti è più simile ad una pasta che ad una plastica - è bassissima, potete scende con un All Metal a 190 gradi quindi sotto alla temperatura del PLA. Abbiamo pensato che questa cosa sia dovuta alla capacità del metallo (ben 80% del filamento è polvere di metallo!) di assorbire il calore.
In ogni caso anche se è una pasta "tira" comunque, poco ma tira... Noi abbiamo usato un piatto freddo e qualcosina ha imbarcato. Presumo che con un piatto riscaldato problemi in tal senso non ce ne siano.
Risultati: il MetalFil fa la sua figura soprattutto nel peso.
Alzare il Ganesh dà davvero la sensazione di prendere in mano del metallo. E' freddo e pesante, se stampato pieno è praticamente uguale al peso di un oggetto da fusione.
Lucidatura: una vera faticaccia! C'è chi usa una burattatrice (ma in pratica è un pò come verniciarlo, perchè i grani di ottone che si usano depositano una patina di ottone e ovviamente migliorano molto la brillantezza finale), c'è chi come noi usa olio di gomito e una spazzola su microfresa. Alla fine secondo me è molto più realistica una verniciata con spray rame, piuttosto che questo vero rame polverizzato... Può essere interessante come effetto invecchiato, perchè dove non arrivate con la spazzola rimane molto opaco e sembra ossidato. Ma in generale il vero vantaggio di questo filamento è sulla sensazione tattile e sul peso, dove effettivamente rende.
Ultima cosa, FormFutura consiglia di pulire bene l'estrusore dopo avere usato questo filamento per togliere tutte le particelle di metallo residue: sono considerate abrasive, ma sinceramente non abbiamo notato nessuna abrasione a livello del nozzle di ottone.
In 20 ore il filamento Carbonio avrebbe completamente distrutto il nozzle!