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GIMAX presenta la G3 Industriale

GIMAX è diventata negli anni sinonimo di macchine grandi, robuste, pensate per la produzione e per durare anni. La nuova G3 si prepara a competere con i grandi Marchi internazionali che detengono il controllo del mercato industriale della stampa 3D.

Presentata soltanto ieri, ecco una prima analisi del prodotto: La struttura generale riprende le soluzioni di successo applicate alla S2 e condivise con Olivetti 3D: robusti profili in alluminio, portellone frontale, carenatura completa e camera calda.
La verticalità della macchina è dovuta al fatto che il blocco superiore ospita l'elettronica e il vano portarotoli, mentre in precedenza i rotoli erano "appesi" dietro alla macchina (qui sono chiusi, protetti dalla polvere e dall'umidità). Bello e ormai indispensabile il display grafico TFT touch screen, che rivela la presenza di un FirmWare dedicato (infatti la macchina monta una scheda GH Enterprise e non più schede Open Source).
Come vedete dalle foto, la macchina si avvicina alle caratteristiche di Sicurezza del TUV con pulsante di emergenza (in alto sul fianco destro) e chiave per chiudere il portello.

Passiamo all'interno: il gruppo doppio estrusore è ormai un marchio di fabbrica di GIMAX.
A differenza della S2 però, l'estrusione diretta è stata abbandonata per una versione a bowden (gli spingicavo sono nel vano portarotoli superiore). Peccato perchè in questo modo si penalizza l'uso di filamenti elastici che invece prima venivano stampati molto bene.
Probabilmente questa scelta è correlata al fatto che la macchina è progettata per usi severi (alte temperature e camera molto calda) ed i motori avrebbero sofferto in simili condizioni (arroventando la puleggia spingicavo, cosa che può causare il blocco della stampa). 
Veramente notevole è invece il piatto, molto bello e ben progettato con una soluzione "a cassetto" nel senso che scorre in avanti e si infila orizzontalmente in un telaio in alluminio. Facile da estrarre, da pulire ma anche rigidamente vincolato durante la stampa.

Infine il punto forte della macchina (secondo noi): il gruppo estrusore raffreddato ad acqua, per permettere alla macchina di gestire materiali tecnici industriali che richiedono alte temperature di fusione e camera "tipo forno" a 80/100 gradi. Con il raffreddamento ad acqua il filamento arriva "indenne" alla nuova camera in fusione in alluminio, sulla scia del leader di mercato E3D. Ottima scelta che porta soltanto vantaggi tecnici.

Insomma si tratta di un bel passo avanti compiuto da GIMAX per affrontare le richieste di un mercato industriale sempre più esigente. Vedremo come risponderà l'Industria 4.0 che può contare su Ammortamenti e Iperammortamenti per dotarsi di questo tipo di macchine!

Qui sotto potete scaricare in PDF la Brochure della macchina per saperne di più!

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